In principio fu Hollywood – almeno questo è quello che ci è stato raccontato fino ad ora – prima che Nollywood – non ho detto Bollywood – diventasse la principale industria cinematografica al mondo per numero di film prodotti.
Nascita di un’industria
Erano i tardi anni Novanta e la situazione economica e sociale della Nigeria non era certo rosea; lo stato dell’industria cinematografica non era da meno. I registi non avevano soldi per comprare la pellicola poiché la svalutazione della moneta locale rendeva inaccessibile l’acquisto di film vergine importato. Inoltre, i circuiti cinematografici, quasi inesistenti, iniziavano a chiudere i battenti; per di più, il prezzo di un biglietto cinematografico era inaccessibile per la maggior parte della popolazione locale. I filmaker, quindi, si convertirono al video e iniziò una nuova stagione per l’industria cinematografica nigeriana.
La filiera produttiva si riorganizzò puntando su una produzione di decine di film a settimana; la distribuzione in sala venne abbandonato perché i cinema in Nigeria erano – e tuttora sono – pochi e occupati dai film hollywoodiani; si optò per il passaggio al direct-to-video con vendita delle copie per strada e nei mercati locali: la distribuzione, gestita interamente da imprese nigeriane, permette di conservare all’interno del mercato locale i ricavi delle vendite.
Un po’ di dati
- Secondo l’Unesco (pdf) Nollywood nel 2005 produceva 872 film, posizionandosi alla pari con i livelli produttivi dell’India;
- L’Economist, nel 2006, stimava che l’industria cinematografica nigeriana producesse fino 2000 film all’anno;
- Nel 2008 Ronaldo Lemos propone altri dati (video): Nigeria 1200 film all’anno, India 934, USA 611.
I dati non sono omogenei, ma qualcosa di certo c’è: in Nigeria si sfornano film in quantità e le ragioni di una produzione così fiorente risiedono nei modelli operativi adottati:
- i tempi di riprese di un film sono concentratissimi: una settimana, dieci giorni circa;
- il costo medio di una produzione varia dai 10.000 ai 20.000 dollari;
- i film sono girati in formati digitali e con tecnologie leggere;
- ogni film è distribuito in VCD o DVD a prezzi molto più accessibili rispetto alla visione in sala.
Nollywood style
Franco Sacchi, regista del documentario This is Nollywood, spiega le caratteristiche del cinema di Lagos:
https://ted.com/talks/view/id/403
Riassumo gli aspetti più interessanti:
- la qualità dei film è molto bassa: tempi di lavorazione stringatissimi, professionalità ancora acerbe e difficoltà produttive imposte dal contesto, giocano un ruolo centrale nella definizione della qualità finale di un film. Guardate Welcome to Nollywood per farvi un’idea;
- l’industria cinematografica nigeriana crea lavoro e produce film molto prossimi alle esigenze, alle problematiche e alla cultura locale, cosa che le pellicole straniere che arrivano in Nigeria non riescono a fare;
- i film hanno una forte valenza pedagogica: per i produttori è importante che ogni prodoto, a prescindere dal genere e dalla storia, abbia un messaggio positivo da proporre;
- dalle parole dei produttori sembra emergere un forte senso di rivincita nei confronti delle produzioni straniere (americane in particolare): un elemento importante per Nollywood è la possibilità di appropriarsi di generi e forme di intrattenimento straniere e personalizzare secondo le aspettative locali. Il cinema, ancora una volta, diventa uno strumento di costruizione identitaria.
Pirati a Nollywood
I prodotti audiovisivi nigeriani nascono con una forte vocazione locale senza aspirazioni internazionali; tuttavia, con il tempo e grazie alla pirteria che ha saputo colmare le lacune distributive di un’industria in forte crescita, ma ancora in via di definizione, i film del Niger hanno ottenuto un certo seguito anche nei paesi africani limitrofi e all’estero, soprattutto in America e in Gran Bretagna, dove gli elevati tassi di immigrazione hanno fatto crescere il bisogno di prodotti Nigeriani.
There is no formal distribution network for Nollywood producers. A finished movie in Lagos is burned onto around 15,000 DVDs with no copy protection and released into the market. If it’s a hit, demand swells. Vendors need more copies. But the producers often can’t keep up. So the movie is copied by pirates and thrown back into the market. The producer can only hope he made back his investment in time.
Nollywood and beyond
Africa is the final frontier for global businesses and young entrepreneurs […] Nigeria is like China in the 1990s or like India in the early 2000s
- Hollywood Could Learn a lot from Nollywood (byronmiller.typepad.com)
- Bollywood? Don’t you mean ‘Nollywood?’ (one.org)
- Lights, camera, Africa (economist.com)
- Finding Nollywood (findingnollywood.com)