Questa sera, anche in Italia, arriva ufficialmente l’ultima puntata di Game of Thrones, ma in molti l’hanno già vista altrove. Sapete perché?
La seconda stagione di Game of Thrones è finita. Alla grande. Niente paura: nessuno spoiling. Ho dormito troppi episodi per potervi svelare dettagli significativi sulla trama. Posso dirvi, però, che Thrones è stato un successo col botto.
- la première ha totalizzato 3.9 milioni di spettatori che arrivano 6.3 milioni se si considerano tutti quelli sintonizzati sui canali del network. L’incremento è del 27% rispetto alla stagione precedente
- l’episodio finale ha registrato 4.2 milioni di telespettatori live e 5.1 milioni se si considera la replica notturna
- lo show ha funzionato da gancio anche per Veep e Girls
- la media di spettatori è stata di 10.3 milioni per episodio (se considerano tutti i canali: linear plays, DVR, HBO Go e HBO on Demand),
- Game of Thrones è diventata la terza serie più vista nella storia di HBO
Le cose sono andate bene anche in Italia, dove Trono di spade è stato programmato su Sky Cinema 1 a una decina di giorni di distanza dalla messa in onda americana.
Il dato più intrigante, però, è quello che riguarda il download illegale della serie. TorrentFreak ha raccolto un po’ di dati dai quali risulta che Game of Thrones è una delle serie più scaricate della stagione.
Chi scarica Game of Thrones?
I dati di TorrentFreak raccontano alcuni fatti interessanti:
- la serie è stata scaricata oltre 3 milioni di volte per episodio superando i download della prima stagione
- i download giornalieri in tutto il mondo sono equiparabili ai potenziali spettatori stimati da HBO in America
- Il dowanload in Australia raggiunge il 10.1% del totale (dato basato su un episodio).
Gli australiani, che hanno potuto vedere la serie a una settimana di distanza rispetto alla programmazione statunitense, hanno subito attaccato il torrent per mitigare l’attesa. E come dare loro torto. Tuttavia i tipi di AFACT (Australian Federation Against Copyright Theft) sostengono fermamente che l’impazienza dei fan di Thrones è “unreasonable”.
Anche in questo caso vale il nostro fortunato adagio: subito è meglio di gratis. Tuttavia per Game of Thrones, il ritardo di programmazione all’estero non sembra essere l’unico aspetto discutibile nelle strategie distributive della serie.
Alcuni buoni motivi per scaricare Game of Thrones
Il problema dello scaricamento della serie non è nuovo: già la prima stagione di Thrones non aveva giocato bene la carta della distribuzione, e la stessa storia si ripete anche con la seconda stagione.
In soldoni: Game of Thrones era disponibile solo per i sottoscrittori di un abbonamento cable. Considerato che HBO GO non funziona come servizio stand alone, ma deve essere legato a una sottoscrizione cable, di fatto il boradcast ha tagliato fuori dal suo potenziale bacino di utenza una fetta significativa di audience che avrebbe pagato solo per il servizio di streaming e per mobile.
Se si considera poi la tendenza verso il cord-cutting che si sta registrando ultimamente, la scelta di un distribuzione così ristretta potrebbe rivelarsi inefficace sul lungo periodo. Insomma, se la sono cercata alla HBO?
To a certain degree one could claim that HBO is to blame for Game of Throne’s success on BitTorrent. They want to keep access to the show “exclusive” and even Netflix wasn’t able to buy the rights no matter what they offered.
La scelta dell’esclusività è comprensibile e allo stesso tempo discutibile (come strategia aziendale): se è vero che appartenere a un network significa aver finanziamenti sicuri, e comporta l’allineamento alle scelte della gerarchia aziendale, è verificato il fato che negli ultimi anni un paio di cose (tablet, NetFlix…) sono cambiate.
Il futuro di Game of Thrones
Su Fastcompany, Roberto Levine, arrivando a paventare la fine della quality television, sostiene:
No one likes paying for cable. But the rise of the pay-TV business model led to the revolution in quality we’re currently enjoying from HBO shows like Thrones, as well as basic-cable programs like Mad Men and Breaking Bad. Years ago, when channels only received revenue from advertising, they made shows to reach as many people as possible, whether viewers loved them or just tuned in because they happened to be on. Cable changed those incentives, rewarding the creation of shows viewers felt strongly enough to pay for (indirectly in the case of channels like FX and AMC).
L’autore di Free Ride rimprovera il fatto che se si desiderano contenuti di qualità come Game of Thrones bisogna pagare (sacrosanto) altrimenti il rischio è quello di cedere il passo alla distribuzione simultanea di contenuti meno costosi. Non è chiaro perché non si possa tentare una produzione di qualità capace di ripensare in modo serio il problema delle finestre distributive al fine di monetizzare attraverso l’ascolto delle esigenze degli utenti.
Per Levine la soluzione è semplice: i fan che non possono permettersi un abbonamento cable devono pazientare un anno finché iTunes metterà in vendida la serie. Se Game of Thrones venisse distribuito contemporaneamente anche su iTunes si assisterebbe a un incremento dei cord cutter che troverebbero sicuramente più vantaggiosa l’offerta di Apple. Vero? Non saprei. Un affermazione di questo tipo è difficile da dimostrare poiché le specificità d’uso di piattaforme e contenuti e le dinamiche di fandom sono ben più complesse di una scelta di consumo culturale votata all’acquisto razionale.
Inoltre, in un anno cambiano tante cose e di sicuro sfuma l’hype del momento che potrebbe essere trasformato in un valido strumento per veicolare i pubblici su mercati meno piratabili. Game of Thrones vanta un franchise piuttosto ricco il cui target principale non è lo spettatore occasionale o disposto a una visione differita, ma i fan con esigenze “unreasonable” e con una predisposizione alla spesa più spiccata. A Lannister always pays his debts.
Le ragioni di HBO
Le cose tuttavia, sono un po’ più complesse. Derek Thompson riassume perfettamente i motivi per cui HBO ha scelto di non scorporare il servizio HBO GO dall’abbonamento cable.
- il prezzo che gli eventuali utenti del servizio on the go sarebbero disposti a pagare sarebbe troppo basso;
- un servizio stand alone incoraggerebbe i cord-cutter e andrebbe a ledere gli interessi e la volontà dell’azienda madre: Time Warner;
- al momento, lo zoccolo duro di pubblico potenziale per HBO è ancora davanti ai televisori e non su PC, tablet e mobile.
Tutto ciò però penalizza i cosiddetti early adopter che sono anche platform e screen agnostic, e spesso sono anche irragionevoli, ma possiedono la capacità di indicare quello che sarà il futuro di un mercato e, anche se vivono a un oceano di distanza dall’America, sanno perfettamente quando uscirà la terza stagione di Game of Thrones. Winter is coming.
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